domenica 13 gennaio 2013

report 19incontro: i giochi del workshop (parte 2)

Vi dicevo qualche giorno fa che tutti si sono divertiti, oggi vi racconto per filo e per segno (con tutti i limiti della mia memoria) i giochi.

L'impiccato in fiera, del gruppo "Impiccati"
A parte il nome del gruppo questo gioco m'è piaciuto davvero! Si tratta di un crossover tra il famoso "impiccato" e l'altrettanto famoso e tradizionale "Mercante in fiera". Facile immaginare il contenuto: parole da indovinare utilizzando delle lettere acquistate al buio. Potrebbe funzionare!




La rana e Gloria, del gruppo "Creatori di giochi"
Avvantaggiatissimi, godevano della partecipazione nel gruppo di una certa bimba di 6 anni e della sua mamma e quindi erano i miei preferiti. Senza ritegno!
Hanno realizzato un gioco di percorso con componenti di destrezza con Gloria, famoso ippopotamo, che deve impedire alla rana di raggiungere l'isola felice. C'è da lavorare sul tabellone e sull'ambientazione: st'ippopotamo famoso e invidioso della rana qualunque ... fa tristezza!

La puffcorsa, del gruppo "I puffi"
Il gruppo era ben numeroso ed ha avuto anche qualche influenza esterna (a mio avviso non determinante). Hanno realizzato un gioco di percorso ambientato nel magico mondo dei puffi, con un percorso variabile per aumentare la rigiocabilità e tappe speciali in cui succedevano cose che preferisco non ricordare con puffetta.




Word of war, del gruppo "Pac-you"
I Pac-you hanno realizzato un gioco abbastanza articolato, ambientato in un mondo fantasy in cui alcune parole consentivano di procedere da un "livello" al successivo. In alcuni passaggi faceva dei lievi riferimenti ad un gioco già pubblicato, in altri passaggi c'erano citazioni esplicite allo stesso gioco, in altri ancora gli autori hanno reso omaggio al loro predecessore famoso. Insomma c'era da riflettere su questo ... ehm ... elaborato, ... ma abbiamo fatto elegantemente finta di non conoscere Talisman ed abbiamo accettato lo stesso il gioco.

U sugghiu, da Alfio, fuoriuscito dal suo gruppo
"U sugghiu" significa "il serpente" ed infatti al modo di muoversi di questo sinuoso animale s'è ispirato Alfio. Toccando una sola carta si deve riuscire a spostare un serpente, fatto di carte poggiate le une sulle altre, fino a farlo avvicinare abbastanza ad un altro serpente per attaccarlo.
Nella prova effettuata davanti all'attenta giuria s'è manifestata qualche evidente difficoltà a far muovere il serpente, ma in fondo, magari cambiando i materiali, potrebbe funzionare meglio.


Per ultimo vi ho lasciato il progetto che ha vinto il nostro mini-concorsino.
La casa sul laghetto, del gruppo "I genitori di Gregorio e il presidente"
In un laghetto due ranocchie dovevano saltare da una ninfea all'altra per raggiungere la sponda opposta. Le ninfee spariscono quando una rana le abbandona costringendo l'altra rana a fare salti più lunghi. Il colpo di genio (siamo generosi nei nostri commenti) sta nel fatto che per fare il salto si devono comporre un numero di parole che dipende dalla distanza da percorrere, utilizzando una serie di lettere, nel tempo che l'avversario impiega a costruire una casetta con le carte da gioco.
Un bell'esempio di interazione piacevole e stimolante, quindi io non posso fare altro che accodarmi alla decisione della giuria, nessuno però ha vinto premi: tutti i partecipanti se ne tornano a casa con un regalo, hanno inventato un loro gioco!

La prossima occasione per divertirsi così sarà alla Global Game Jam, per partecipare dovete iscrivervi all'evento sul sito ufficiale

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